Amazon ha un problema con la privacy e deve cercare in tutti i modi di riacquistare la fiducia degli utenti.
Per questo motivo darà la possibilità agli utenti di salvare “in locale” le informazioni acquisite dall’intelligenza artificiale e non più sul cloud.
I comandi vocali saranno registrati ed elaborati direttamente all’interno dello smart speaker (o smart display), in questo modo l’utente non dovrà temere che Amazon possa utilizzare i dati per vendere più prodotti o peggio che li rivenda ad altre società.
Grazie ai nuovi chip
“La privacy è fondamentale per tutto ciò che facciamo”, ha dichiarato Dave Limp, vicepresidente senior per dispositivi e servizi di Amazon.
Non sappiamo se questa funzione non è stata implementata prima per malizia, quello che è certo è che la tecnologia moderna lo consente mentre quella precedente no.
Sono, infatti, i potentissimi chip AZ1 implementati in Echo, Echo Dot, Echo Show 10 e l’ancora più potente AZ2 su Echo Show 15 a rendere tutte queste operazioni elaboratili in locale.
Ovviamente con l’avanzare della tecnologia Amazon prevede di estendere questa possibilità anche ad altri prodotti.
Un ottimo passo avanti fatto da Amazon sulla privacy che deve fare i conti sulle scelte fatte da Apple e recentemente da Google oltre che dai governi. Utilizzare un Amazon Echo, in sostanza, non è mai stato così sicuro come dimostrano le scelte fatte anche su Echo Show 15.