Le persone con carcinoma mammario avranno presto accesso a cure personalizzate e supplementari erogate dallo smart speaker.
A sviluppare l’idea e la skill di Alexa sono stati un team di esperti del college di medicina e di Information Sciences and Technology del Penn State.
L’assistente vocale, ora, grazie alla skill AMIE, può fornire consigli validi a pazienti con carcinoma mammario mentre sono a casa.
Chi è AMIE e come aiuta
Su Amazon Alexa Echo Show, AMIE si presenta proprio come un’infermiera con tanto di camice bianco.
L’infermiera AMIE (Addressing Metastatic Individuals Everyday) ha lo scopo di fornire supporto ai malati ed integrare le cure mediche così da migliorare la qualità della vita degli utenti.
L’aspettativa di vita delle pazienti con tumore al seno è aumentata negli ultimi anni, la malattia però continua ad essere associata a significativi sintomi spesso fastidiosi. I pazienti fanno così frequenti viaggi dal medico, ma spesso non hanno tempo da dedicare a questi sintomatologie secondarie. Ecco che interviene AMIE.
La skill, anzi l’infermiera digitale AMIE, interagisce con gli utenti dedicandosi a quattro aree chiave: dolore, stanchezza, sonno e stress (insieme ad ansia e depressione).
Dopo aver risposto alle domande sui sintomi, AMIE, presenta interventi che aiutino a gestirli, a volte si tratta di brevi sessioni di meditazione guidata o di video di esercizi. In alcuni casi persino lezioni di terapia cognitivo comportamentale.
Il Penn State Health Breast Center aveva già sviluppato app da mobile per i malati di cancro al seno, ora però, la loro attenzione sì è spostata sugli assistenti vocali, più semplici da usare e senza pulsanti da premere.
“Abbiamo visto un numero crescente di persone, in particolare le persone anziane, diventare più inclini all’utilizzo di smart speaker. Per ciò questa sembrava davvero una grande opportunità per portare non solo l’esperienza clinica, ma anche sistemi più accessibili, a questa specifica popolazione “ spiega Saeed Abdullah assistente professore di scienze e tecnologia dell’informazione.
Assistenti vocali in corsia
Gli assistenti vocali in medicina sono sempre più popolari, pensiamo che oltre ad AMIE c’è anche l’omonima AMI sviluppata dalla Bayern che assiste i medici nella scelta dei farmaci. Sempre nei reparti di oncologia c’è anche TempusOne.